6 febbraio 2018
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Il filosofo aristotelico Avicenna si è chiesto se la mente e il corpo sono due cose differenti oppure no.
Egli immagina un uomo bendato e sospeso a mezz'aria. In questa condizione l'uomo non è più consapevole del proprio corpo ma solo della propria mente.
Per questo motivo la mente (o anima) e il corpo sono due cose (o sostanze) differenti.
In età moderna Cartesio formulerà un esempio molto simile, immaginando un genio maligno che falsifica ogni esperienza sensibile.
Questi argomenti sostengono l'indipendenza della mente dal corpo e l'immortalità dell'anima.