" Ma già vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che a alcun vedute sopra la riva di quello ben dodici gru, le quali tutte in un piè dimoravano, sì come quando dormono soglion fare; per che egli, prestamente mostratele a Currado, disse: ' Assai bene potete, messer, vedere che iersera vi dissi il vero, che le gru non hanno se non una coscia e un piè, se voi riguardate a quelle che colà stanno'.
Currado vedendole disse: 'Aspettati, che io ti mostrerò che elle n'hanno due', e fattosi alquanto più a quelle vicino, gridò: 'Ho, ho!', per lo qual grido le gru, mandato l'altro piè giù, tutte dopo alquanti passi cominciarono a fuggire; laonde Currado rivolto a Chichibio disse: 'Che ti par, ghiottone? parti che elle n'abbian due?'
Chichibio quasi sbigottito, non sappiendo egli stesso donde si venisse, rispose: 'Messer sì, ma voi non gridaste 'ho,ho!' a quella d'iersera; ché se così gridato aveste ella avrebbe coll'altra coscia e l'altro piè fuor mandata, come hanno fatto queste'.
A Currado piacque tanto questa risposta, che tutta la sua ira si convertì in festa e riso, e disse: 'Chichibio, tu hai ragione: ben lo doveva fare'."
Il Decameron è una raccolta di novelle scritte fra il 1349 e il 1351 da Giovanni Boccaccio, scrittore e poeta italiano. Il protagonista di questa novella è Chichibio, un cuoco veneziano al servizio di Currado Gianfigliazzi, che dopo aver cucinato per il suo padrone una gru ne stacca una coscia donandola a Brunetta, di cui è innamorato. Currado, accortosi della coscia mancante, chiederà spiegazioni al cuoco, che scamperà a una severa punizione grazie a una battuta acuta e spiritosa.
Consigliato per tutti i gusti e per tutte le età.