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16 gennaio 2012 1 16 /01 /gennaio /2012 18:02

475px-Paradise Lost 1

" Is this the Region, this the Soil, the Clime,
Said then the lost Arch-Angel, this the seat
That we must change for Heav'n, this mournful gloom
For that celestial light? Be it so, since he 
Who now is Sovran  can dispose and bid
What shall be right: fardest from him is best
Whom reason hath equald, force hath made supream
Above his equals. Farewel happy Fields
Where Joy for ever dwells: Hail horrours, hail
Infernal world, and thou profoundest Hell
Receive thy new Possessor: One who brings
A mind not to be chang'd by Place or Time.

The mind is its own place, and in it self
Can make a Heav'n of Hell, a Hell of Heav'n.
What matter where, if I be still the same,
And what I should be, all but less then he
Whom Thunder hath made greater? Here at least
We shall be free; th' Almighty hath not built
Here for his envy, will not drive us hence:
Here we may reign secure, and in my choyce
To reign is worth ambition though in Hell:
Better to reign in Hell, then serve in Heav'n." 

 

" ' E' questa la regione, è questo il suolo e il clima',

disse allora l'Arcangelo perduto, 'è questa sede che

abbiamo guadagnato contro il cielo, questo dolente buio

contro la luce celestiale? Ebbene, sia pure così

se ora colui che è sovrano può dire e decidere

che cosa sia il giusto; e più lontani siamo

da lui e meglio è, da lui che ci uguagliava per ragione

e che la forza ha ormai reso supremo

sopra i suoi uguali. Addio, campi felici,

dove la gioia regna eternamente! E a voi salute, orrori,

mondo infernale; e tu, profondissimo inferno, ricevi

il nuovo possidente: uno che tempi o luoghi

mai potranno mutare la sua mente. La mente è il proprio luogo

e può in sé fare un cielo dell'inferno, un'inferno del cielo.

Che cosa importa dove, se rimango me stesso; e che altro

dovrei essere allora se non tutto, e inferiore soltanto

a lui che il tuono ha reso più potente? Qui almeno

saremo liberi; poiché l'altissimo non ha edificato

questo luogo per poi dovercelo anche invidiare,

non ne saremo cacciati: vi regneremo sicuri, e a mio giudizio

regnare è una degna ambizione, anche sopra l'inferno:

meglio regnare all'inferno che servire in cielo."

 

Paradiso perduto (Paradise lost) è un poema epico scritto nel 1667 da John Milton, poeta inglese. In questo estratto, proveniente dal I libro dell'opera, vengono riportate le parole di Lucifero dopo essere stato cacciato dal Paradiso assieme ai suoi seguaci; dopo un iniziale smarrimento, l'Arcangelo perduto riacquista energie e fiducia in se stesso accettando la sua condizione e facendone un vanto piuttosto che una vergogna.

 

Consigliato per tutti i gusti.

 

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