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21 novembre 2011 1 21 /11 /novembre /2011 19:10

" Fu, secondo che io già intesi, in Perugia un giovane il cui nome era Andreuccio di Pietro, cozzone di cavalli, il quale, avendo inteso che a Napoli era buon mercato di cavalli, messisi in borsa cinquecento fiorin d'oro, non essendo mai più fuori di casa stato, con altri mercatanti là se n'andò. Dove giunto una domenica sera sul vespro, dall'oste suo informato la seguente mattina fu in sul Mercato, e molti ne vide e assai ne gli piacquero e di più e più mercato tenne, né di niuno potendosi accordare, per mostrare che per comperar fosse, sì come rozzo e poco cauto più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori questa sua borsa de' fiorini che aveva. E in questi trattati stando, avendo esso la sua borsa mostrata, avvenne che una giovane ciciliana, bellissima, ma disposta per piccol pregio a compiacere a qualunque uomo, senza vederla egli, passò appresso di lui e la sua borsa vide e subito seco disse: 'Chi starebbe meglio di me se quegli denari fosser miei?' "

 

Il Decameron è una raccolta di novelle scritte fra il 1349 e il 1351 da Giovanni Boccaccio, scrittore e poeta italiano. Il protagonista di questa novella, Andreuccio da Perugia, giunto a Napoli per comprare dei cavalli, scampa a tre grandi disavventure per poi ritornare a casa molto più ricco di prima. Una prostituta si finge sua sorella per ottenere il suo denaro che incautamente ha mostrato in pubblico; riuscito a sfuggire a una morte certa, Andreuccio incontra due ladri decisi a depredare il sepolcro dell'arcivescovo morto recentemente; dopo essere stato abbandonato dai ladri nel sepolcro, Andreuccio riesce a sfuggire a questa trappola quando, per pura coincidenza, un prete decide di aprire il sepolcro per controllarne lo stato; Andreuccio è quindi in grado di tornare a casa dopo aver tenuto per sè un preziosissimo anello prelevato dalla tomba dell'arcivescovo.

 

Consigliato per tutti i gusti.

 

 

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